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Didaskàlikos

V. La dialettica: la divisione, la definizione, l'analisi, l'induzione

1. Platone ritiene che il compito fondamentale della dialettica sia di considerare in primo luogo l'essenza di ogni cosa, poi gli accidenti: essa esamina che cos'è ciascuna cosa, o partendo dall'alto con la divisione e la definizione, o dal basso con l'analisi, ed esamina gli accidenti e ciò che appartiene alle sostanze, o partendo dai particolari per mezzo dell'induzione, o dagli universali per mezzo del sillogismo. Così, secondo ragione, della dialettica fanno parte la divisione, la definizione, l'analisi e ancora l'induzione e la sillogistica.

2. La divisione dunque consiste nel dividere il genere nelle sue specie, il tutto nelle sue parti; per esempio, quando dividiamo l'anima nella parte della ragione e nella parte delle passioni, e di nuovo la parte delle passioni nella parte irascibile e nel concupiscibile. C'è poi la divisione della parola nei suoi significati, per esempio quando un solo e identico nome si riferisce a più oggetti. E c'è la divisione degli accidenti fra i soggetti, per esempio quando parliamo dei beni dell'anima, di quelli del corpo e di quelli esterni. C'è poi la divisione dei soggetti fra gli accidenti, per esempio quando diciamo degli uomini, che alcuni sono buoni, altri cattivi, altri a metà buoni e a metà cattivi.

3. Bisogna in primo luogo usare della divisione del genere in specie per conoscere ciascuna cosa, quale essa sia nella sua essenza. Questa però non potrebbe avvenire senza definizione e la definizione deriva dalla divisione in questo modo: della cosa che si vuol fare oggetto di definizione bisogna prendere il genere, ad esempio dell'uomo, il genere animale, poi dividere questo secondo le differenze prossime, scendendo fino alla specie, ad esempio la ragionevolezza e la non ragionevolezza, la mortalità e l'immortalità, in modo che, se si combinano le differenze prossime con il loro genere, ne nasce la definizione di uomo.

4. Tre sono le specie di analisi: la prima consiste nel salire ai primi intelligibili, la seconda consiste nel salire attraverso cose dimostrabili e provabili fino a proposizioni indimostrabili e immediate, la terza procede da un'ipotesi ai principi non ipotetici.

5. La prima specie di analisi è di tal fatta: per esempio, passiamo dal bello dei corpi al bello che è nelle anime, da questo a quello delle attività, successivamente da questo a quello delle leggi, e poi al vasto mare delle bellezza, per trovare, da ultimo, così procedendo, il bello in sé. La seconda specie di analisi è cosiffatta: bisogna porre la questione che è oggetto della ricerca, vedere quali questioni ci sono prima di essa e dimostrare queste, partendo dalle ultime e risalendo fino alle prime, finché possiamo giungere a un qualche cosa di primo e di riconosciuto da tutti: partendo da questo, discenderemo poi alla questione che è oggetto della ricerca con il procedimento sintetico. Per esempio, poniamo che si voglia ricercare se l'anima è immortale; allora, posta tale questione come oggetto di ricerca, indago se l'anima è qualcosa che sempre si muove e, dimostrato questo, se ciò che sempre si muove è qualcosa che muove se stesso e, di nuovo, dimostrato questo, indago se ciò che muove se stesso è principio di movimento; successivamente, indago se il principio è ingenerato; la qual cosa è da tutti concordemente ammessa, giacché ciò che è ingenerato è anche incorruttibile; ma ciò che muove se stesso è principio di movimento e l'anima è qualcosa che muove se stesso, dunque l'anima sarà insieme incorruttibile e ingenerata e immortale.

6. L'analisi che parte da un'ipotesi è invece questa: colui che ricerca qualcosa, suppone la questione come risolta, successivamente indaga che cosa derivi da questa ipotesi, e, dopo ciò, se bisogna render ragione dell'ipotesi, dopo aver posto un'altra ipotesi, ricerca se la prima ipotesi è a sua volta in accordo con l'altra e questo fa, fin quando giunge a qualche principio non ipotetico.

7. Induzione è ogni procedimento che passa mediante ragionamenti dal simile al simile o dal particolare all'universale; l'induzione è molto utile per suscitare i concetti naturali.

 


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