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Didaskàlikos

XIII. La formazione degli elementi

1. Le parti che compongono il mondo sono due, corpo ed anima, e di esse una è visibile e tangibile, l'altra invisibile e intangibile, e ciascuna delle due ha qualità e costituzione differenti. Il corpo del mondo nacque infatti dal fuoco, dalla terra, dall'acqua e dall'aria; avendo presi questi quattro elementi, che, per Zeus, non erano ancora ordinati a elementi, l'artefice del mondo diede loro figura di piramide, di cubo, di ottaedro, di icosaedro e, oltre a tutte queste, di dodecaedro; e quando prese la figura di piramide, la materia divenne fuoco, essendo la figura più aguzza e composta dal minor numero di triangoli e per questo motivo meno compatta; quando prese la figura di ottaedro, ricevette le qualità dell'aria; quando prese quella di icosaedro, ricevette le qualità dell'acqua; Dio diede poi la figura del cubo alla terra, che è la più solida e la più salda; della figura del dodecaedro si servì per il tutto.

2 La natura più originaria di tutte queste figure è quella delle superfici: infatti le superfici precedono i solidi. I due triangoli più belli, l'isoscele e lo scaleno, sono come degli antenati delle superfici.. Lo scaleno ha un angolo retto, un angolo pari a due terzi di questo, e l'ultimo pari ad un terzo. Il primo, ossia il triangolo scaleno, è elemento base della piramide, dell'ottaedro e dell'icosaedro; la piramide è composta di quattro triangoli equilateri, di cui ciascuno si divide in sei dei triangoli scaleni di cui abbiamo parlato; l'ottaedro è composto similmente di otto triangoli, ciascuno divisibile in sei scaleni; l'icosaedro è composto di venti. L'altro triangolo, ossia l'isoscele, è l'elemento base del cubo: infatti quattro triangoli isosceli messi assieme formano un quadrato e di sei di questi quadrati è formato il cubo. Del dodecaedro Dio si è servito per il tutto e per questo si vedono nel cielo dodici segni nel cerchio dello zodiaco e ciascuno di questi si divide in trenta parti; poiché il dodecaedro è composto di dodici pentagoni, che si dividono in cinque triangoli, di cui ciascuno è composto ancora di sei triangoli, in tutto il dodecaedro troviamo trecentosessanta triangoli, quante sono anche le parti dello zodiaco.

3. Dunque, essendo stata impressionata da tali vestigia, la materia si muoveva dapprima disordinatamente; poi fu condotta all'insieme da Dio, mediante l'armonizzazione di tutti gli elementi, l'uno in rapporto all'altro, tramite la proporzione. Questi elementi non restano localmente separati, ma sono dotati di un movimento continuo e lo comunicano anche alla materia e dato che, pressato per la rotazione del mondo, si spingono e si stringono reciprocamente, gli elementi che sono sostituiti da parti più piccole sono portati negli spazi presenti negli elementi che sono costituiti dai parti più grandi. Per questo non viene lasciato alcun vuoto né alcuno spazio privo di corpo e l'ineguaglianza che permane causa il movimento: infatti, la materia è agitata da questi elementi e da quella.

 


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